All’interno del Congresso Cardiacto a Palermo il professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università di Trieste che dirige anche il Dipartimento e la Scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti di Trieste, Gianfranco Sinagra, si è occupato di cardiomiopatie.
“Facciamo il punto sul progresso delle conoscenze – dice Sinagra -. Le cardiomiopatie sono malattie primitive del muscolo cardiaco, un capitolo distinto dalle malattie valvolari e coronariche che più frequentemente vengono citate ed è un capitolo di grande innovatività perché la risonanza magnetica, la genetica, il progresso delle conoscenze hanno espanso tutte le informazioni utili per la cura dei malati, per il loro inquadramento e per la possibilità di spostare il focus dal paziente che c’è di fronte alla famiglia quando ci sono delle forme geneticamente determinate, senza dimenticare che la farmacologia ci ha messo a disposizione dei presidi che consentono di interferire con la causa iniziale di alcune di queste forme. E poi ancora gli sviluppi della medicina molecolare sicuramente contribuiranno a migliorare il nostro standard di cura. Tanto è stato fatto ma bisogna lavorare ancora sulle organizzazioni, sui legami in rete, sull’iterazione che garantisce gli standard di conoscenza, di cura, di diagnosi migliori possibili”.