Nel secondo giorno di ritiro del Palermo a Livigno, il protagonista della conferenza stampa è Jacopo Segre, fresco di rinnovo contrattuale. Il centrocampista rosanero ha infatti firmato il prolungamento del contratto che lo lega al Palermo fino al 30/06/2027.
Eletto dai tifosi del Palermo, che lo hanno votato nell’app ufficiale della Società di Viale del Fante, miglior giocatore rosanero per la stagione 2023-24, Segre ha chiuso il campionato collezionando 38 presenze, realizzando 7 reti e 5 assist.
Il nuovo Palermo targato Dionisi, riparte quindi da Jacopo Segre, che non nasconde la gioia di vestire per altri tre anni la maglia rosanero
“Dopo una trattativa comunque lunga che è durata un po’ di mesi, io non vedevo l’ora di firmare. È arrivato questo momento ne sono grato e sono felice di aver sposato questo progetto ed essermi legato a questa Società. Adesso devo ripagare in campo ancora per l’ennesima volta la fiducia. C’erano voci concrete di mercato, ma io non ho mai avuto dubbi sul firmare per questa Società e non vedevo l’ora perché per me è un’occasione importante. Voglio andare in serie A con questa Società, con questa maglia e per questa città perché se lo meritano. Daremo tutto in campo per arrivarci.”
Il bilancio della passata stagione
“La mia forza è sempre stata l’umiltà, la voglia di esprimermi attraverso il gioco, attraverso i miei compagni e attraverso lo staff che mi dà indicazioni. Sicuramente nel calcio, ma come nel lavoro in generale arrivano le occasioni, ed è importante farsi trovar pronti. Questo è una delle mie forze, il lavoro, la determinazione e la passione che metto ogni giorno sul rettangolo verde. Devo portarla avanti e trasmetterla a tutti i miei compagni. In questi giorni ho avuto l’occasione e l’onore di parlare con Giulio Migliaccio. Mi hanno accostato a lui parecchie volte l’anno scorso, per i miei gol, per la mia intensità e per i miei inserimenti. Per me è un piacere e spero di seguire le sue orme perché ha fatto una grandissima carriera e quindi per me è un orgoglio.”
Dionisi e la differenza con gli allenamenti del passato
“Per noi è un’occasione importante avere una persona e un mister di questo calibro. Sono passati pochi giorni ma ci sta trasmettendo la voglia di esprimere il nostro gioco e di attaccare gli spazi in ogni occasione di campo ed in ogni partita. Adesso lavoreremo, abbiamo tanti giorni per conoscerci meglio e cercheremo di mettere in atto tutte le richieste che ci pone.”
Segre capitano?
È un piacere ricevere l’affetto dei tifosi che mi vorrebbero capitano, ma in questo momento abbiamo un solo capitano che è Matteo. Ogni giorno si allena a 2000 all’ora ed è un nostro punto di riferimento. Matteo è un mio grande amico, gli voglio tanto bene e non sta a me a decidere il suo futuro. Ogni giorno esprime la sua professionalità e la sua voglia e di andare a 2000. Non sono mie decisioni. Matteo è un punto di riferimento che seguiamo tutti. Per quanto riguarda invece il gioco che esprime il mister, è importante per le mezzali. È un grande obiettivo riuscire a ripetere i gol dell’anno scorso. Ovviamente non ci si ferma mai, nella vita, come nel lavoro; quindi, io mi alleno sempre per migliorarmi, sia tecnicamente che tatticamente e cercherò di mettere in atto quello che chiede il mister. Sicuramente gli inserimenti sono importanti nel suo gioco e quindi a livello realizzativo spero di ripetermi e anche di migliorarmi.
Il rapporto con la città di Palermo
“È stato emozionante lo ripeto sempre, lo ripeterò ogni intervista che farò, quando sono sbarcato in quest’isola, che mi hanno accolto tutti a braccia aperte, io dal primo giorno ho affrontato questa opportunità che mi è stata data con il sorriso. Il progetto si è sposato subito bene perché poi all’esordio, due anni fa, ho fatto gol con l’Ascoli e tutto è andato in discesa. Sono felice perché è una città meravigliosa, sono contento di essere stato accolto in questa maniera e di aver ripagato la fiducia che la gente mi ha dato. Avanti così, tramite il lavoro, la passione e lo spirito di gioco. Bisogna viverla nel miglior dei modi e sempre col sorriso e l’umiltà.”
Livigno
“E’ una bellissima location, dove si lavora benissimo. Ringraziamo le persone che ci hanno dato la possibilità di venire in questo centro. È super perché lavorare ad alta quota ci fa molto bene, cerchiamo di mettere benzina per affrontare le prime partite ufficiali. Il campo è molto bello, così come la palestra e le strutture all’interno. È’ tutto molto bello e ringrazio ancora perché è tutto molto preciso.”
Passione e pressione
“La passione è la cosa più bella che possa avere un giocatore, ma come una persona, in generale perché senza passione non si va da nessuna parte. Dopo la passione ci sono parole come umiltà, dedizione, spirito di sacrificio e di volontà. Con tutte queste cose messe in campo, secondo me, si carica la città, uno stadio che ci accoglie sempre nei miglior dei modi e si possono dare grandi risposte. Quindi non bisogna avere pressione, bisogna solo avere passione, perché con il lavoro e lo spirito di sacrificio arriveranno grandi risultati.
Di seguito l’intervista completa