Rieletto e confermato alla guida della segreteria provinciale della Federazione nazionale Agricoltura Palermo, Piero Feroce, in occasione del VII° congresso, tenutosi all’Astoria Palace Hotel, ha presentato il suo Consiglio, votato all’unanimità: Guido De Amicis, Pietro Sanci, Giuseppino Scianni, Gaspare Sicola, Pasqua Lo Cascio, Maria Ajavolasit, Massimo Cinà, Giovanni Fontana, Salvatore La Corte e Antonino Di Martino. Durante i lavori congressuali, alla presenza del deputato europarlamentare Giuseppe Milazzo e del deputato regionale, presidente della commissione Agricoltura, Gaspare Vitrano, tanti i temi affrontati: la trasformazione nel mondo del lavoro, la tutela dei lavoratori, la lotta contro il caporalato. “Il ruolo del sindacato oggi è messo a dura prova – dichiara il segretario provinciale Fna, Piero Feroce – ma dobbiamo continuare a lavorare per essere incisivi nei confronti del governo regionale e nazionale. Dobbiamo valorizzare i prodotti siciliani, incentivare le nostre aziende e creare opportunità di lavoro per i giovani”. L’impegno costante di Feroce e dei suoi delegati Fna Palermo (aderente a Confsal) è rappresentato dai 100 sportelli, 157 dipendenti, 4 mila iscritti, 30 mila servizi erogati e nell’assistenza a più di 20 mila persone con il patronato. «In molti casi ci battiamo per la stabilizzazione dei contratti e per condizioni salariali migliori – aggiunge Feroce – in altri casi, bisogna lottare per il riconoscimento dei diritti della persona come per i tanti lavoratori stranieri che nel settore agricolo lavorano come braccianti nei campi, senza alloggi né garanzie». Alla richiesta di maggiori controlli sulle condizioni lavorative contrarie alla legge, Giampiero Butticè, dirigente dell’ispettorato del Lavoro, sottolinea la mancanza di personale e la difficoltà ad attuare i controlli, anche sulla sicurezza nei posti di lavoro: “poco meno di 110 unità quando sulla carta organica dovrebbero essercene almeno 380”.

Rosario Meli, segretario regionale Fna e componente del Consiglio nazionale Inps, sottolinea l’importanza di competere nel mercato internazionale esportando prodotti e materie prime siciliane. “Non chiediamo assunzioni ma produzione – afferma il fondatore e segretario nazionale generale Fna e vicepresidente generale Confsal, Cosimo Nesci – e bisogna agevolare l’imprenditorialità giovanile. Serve una corretta informazione sui bandi e gli avvisi pubblici e occorre restituire dignità ai lavoratori”. Presente anche Fabrizio Ciliberto, vicepresidente nazionale Udicon che tutelando i diritti dei cittadini, quali consumatori e utenti, ha raccolto le istanze del territorio.

In molti hanno portato la loro testimonianza di vita come Francesco Allotta, responsabile di Fna Belmonte Mezzagno. 56 anni precario, ancora in attesa di stabilizzazione. Salvatore La Corte, in rappresentanza dei lavoratori forestali, ha sottolineato la necessità di integrazione del personale. “Nel 1984 eravamo 40 mila, oggi siamo appena 16 mila e nel 2027 è prevista una riduzione con 9 mila forestali e intanto i nostri polmoni verdi continuano ad essere devastati dagli incendi”.

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