Primo Maggio a Portella della Ginestra per commemorare la strage del 1° maggio del 1947 in cui furono trucidate 11 persone, tra braccianti, contadini, donne e bambini.

La conoscenza coltiva la memoria e i diritti” è il titolo della manifestazione che quest’anno la Cgil Palermo organizza assieme alla Flc Cgl, la categoria di scuola, università e Afam e ricerca.  A Portella, dove la mafia tentò di piegare il movimento sindacale, memoria e storia al centro per tenere viva la conoscenza della strage e la sua lezione sempre attuale di antifascismo, di lotta per la libertà e la democrazia e di lotta contro la mafia, alla base dell’azione sindacale.

Il programma. Alle 8.30 si terrà la commemorazione al cimitero di Piana degli Albanesi, con la deposizione di una corona di fiori nella cappella e la partecipazione a fianco di Cgil e Flc dell’amministrazione comunale e dell’eparchia di Piana.
Alle 9,30 il raduno presso la Casa del Popolo di Piana. Il corteo, preceduto dalla banda di Mezzojuso “Giuseppe Petta”, partirà intorno alle 10 per raggiungere il pianoro di Portella, memoriale della strage.

Al Sasso di Barbato si svolgerà la cerimonia, introdotta dal minuto di silenzio e dalla lettura dei nomi delle vittime da parte di Serafino Petta, uno dei sopravvissuti all’eccidio. Seguiranno l’intervento di Maria Modica, responsabile della Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi e quello del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. Terrà le conclusioni il segretario generale Flc Cgil nazionale Francesco Sinopoli.

La Cgil Palermo e l’Flc Cgil, da Portella, in quella che tradizionalmente è una giornata di lotta e di mobilitazione e non solo di festa, tornano a chiedere che i temi del lavoro vengano messi al centro dell’agenda politica.

“Commemorare questa strage per noi significa tradurre la lezione sempre attuale di lotta per la libertà, i diritti e per la democrazia  in fatti concreti e  fare in modo che l’attenzione al mondo del lavoro sia continua – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino –  Essere a Portella, dove la mafia trucidò  donne, uomini, vecchi e  bambini significa rivendicare i diritti, mobilitarci contro il precariato e lo sfruttamento, contro tutte le mafie, le violenze, le discriminazioni e di genere, contro tutti i fascismi e i razzismi. Non è solo memoria. E come l’anno scorso siamo qui per ricordare l’impegno per la Pace, condizione per il futuro dell’umanità”.

“Il cambiamento che invochiamo, da queste pietre, come ogni anno da 130 anni, dal tempo dei fasci siciliani, deve migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone. Cambiamento – aggiungono Ridulfo e Cirino – significa realizzare un sistema produttivo che coniughi sviluppo con ambiente sostenibile, crescita con giustizia sociale, lavoro con diritti. Cambiamento significa combattere le disuguaglianze, significa fare le scelte giuste, significa sostenere il lavoro, significa rinnovare i contratti nazionali di lavoro, significa assumere nella pubblica amministrazione, nella sanità le più giovani e migliori competenze, significa cogliere adesso la storica occasione, per certi versi irripetibile, almeno nel breve termine, che è rappresentata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Significa liberare le persone e il lavoro da una condizione precaria”.

Numerose le adesioni in arrivo alla manifestazione, tra le quali quella di Arci, Anpi, Udu, del “presidio delle donne per la pace” e delle tante associazioni coinvolte nel corso dell’anno nel percorso di mobilitazione. E sarà presente alla giornata di mobilitazione della Cgil a Portella Adelmo Cervi, figlio di Aldo Cervi, uno dei 7 fratelli Cervi torturati e uccisi dai fascisti il 28 dicembre di 80 anni fa. Tra le adesione quella del presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio Di Trapani. La Fnsi parteciperà per la prima volta alla manifestazione assieme a una delegazione provinciale e regionale di giornalisti, guidata dal segretario Assostampa Sicilia Giuseppe Rizzuto e dal segretario Assostampa Palermo Gianluca Caltanissetta. 

“La conoscenza coltiva la memoria e i diritti” è anche il titolo del concorso che la Flc Cgil Palermo, la Cgil Palermo e la Flc Cgil nazionale hanno bandito nelle scuole di ogni ordine e grado di Palermo nell’ambito delle iniziative correlate alla 76° commemorazione della strage di Portella. I nomi delle scuole vincitrici, con lavori individuali o di gruppo, saranno resi noti il 30 aprile. E il 30 maggio si terrà la premiazione presso la sede della Camera del Lavoro di Palermo.

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Di admin