L’Assemblea regionale ha appena respinto, con voto segreto, un emendamento che prevedeva l’abrogazione della norma della legge che nel 2014 aveva introdotto l’automatismo della rivalutazione delle indennità al costo della vita. L’emendamento, al ddl stabilità in discussione, era stato presentato alla luce delle polemiche per gli 890 euro lordi in più in busta paga che gli onorevoli percepiranno quest’anno. Due giorni fa, l’Assemblea siciliana ha approvato il bilancio interno: c’è una maggiore spesa di 750 mila euro per le casse del Palazzo alla voce indennità dei parlamentari. La spesa per quest’anno passa da 10,4 a 11,2 milioni di euro. Con l’adeguamento Istat ognuno dei 70 deputati riceverà 890 euro in più al mese. È stato confermato l’aumento in busta paga ai 70 deputati regionali dell’Ars legato a una norma che prevede l’automatico adeguamento Istat: 890 euro mensili in più, 10.700 euro l’anno. Nella notte – nell’ambito della discussione sulla Finanziaria varata all’alba con 35 voti favorevoli e 22 contrari dopo 20 ore – con il voto segreto è stato bocciato un emendamento presentato dal leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, che avrebbe stoppato il sostanzioso incremento.