Il 29 marzo 2017 era stato arrestato insieme a un altro ragazzo con l’accusa di tenere nascosti 200 grammi di eroina e cocaina nel sacchetto delle patatine. Ma l’anno dopo Fabio Tripoli per quell’accusa era stato assolto in primo grado (per il giudice era ignaro del contenuto delle buste dove c’era la droga) e per l’altro imputato, invece, era arrivata una condanna a 5 anni e mezzo. ll Tribunale del riesame ha accolto l’istanza dell’avvocato Loredana Mancino e ha annullato l’ordinanza per quell’ipotesi di reato, rispuntata fuori col blitz Persefone sugli affari del clan di Bagheria. Tripoli resta in carcere per altre accuse ma non per quella vicenda di droga che lo aveva visto accostato a Bartolomeo Antonio Scaduto, coinvolto nell’ultima operazione dei carabinieri che aveva avuto, fra i principali indagati, Massimiliano Ficano, indicato come il boss di Bagheria.

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Di admin