Anche se di festa questi giorni avranno probabilmente solo una parvenza, istituzioni, forze dell’ordine, commercianti e associazioni stanno lavorando in sinergia affinché tutti possano trascorrere serenamente i giorni di Pasqua e Pasquetta. Tutti. Anche coloro che la sera non sanno cosa mettere in tavola per mangiare e sperano nell’aiuto della Caritas, del Banco alimentare o di un angelo travestito da volontario che porti loro un sacchetto di spesa. In un momento di grande difficoltà economica, ristoratori, macellai, pasticcieri, panettieri e supermercati si uniscono alle parrocchie e alle associazioni e tutti insieme donano un sorriso alle famiglie bisognose e ai bambini. Mai come in questo momento il giorno di Pasqua diventa sinonimo di speranza e rinascita. Anche i poliziotti di Palermo hanno promosso una raccolta fondi a favore delle famiglie meno abbienti. La cifra di 9 mila euro raccolta è stata divisa in 400 buoni spesa che, con l’aiuto delle associazioni “Borgo Vecchio nel Cuore”, Donne di Benin City”, “Fatima”, “San Giovanni Apostolo Onlus” e il “Centro Santa Chiara”, sono stati distribuiti alle famiglie bisognose dei quartieri Cep, Albergheria e Borgo Vecchio. Al servizio della comunità anche l’Esercito. I militari del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, in collaborazione con la parrocchia di San Francesco di Paola, la Caritas e le Infermiere Volontarie della Croce Rossa, hanno distribuito tre tonnellate e mezzo di generi alimentari a favore di circa 400 famiglie indigenti e uova di Pasqua per i bambini meno fortunati. Il supermercato “Sfizi e Delizie” di via Imera sta portando avanti in questi giorni il “carrello solidale” dove è possibile donare un prodotto della propria spesa alle famiglie bisognose del quartiere. Anche la ditta dà un contributo alla raccolta e tutta la spesa raccolta sarà donata domani (il giorno prima di Pasqua) a padre Rodrigo della parrocchia Madonna di Lourdes di piazza Ingastone. Sarà lui a distribuirla alle famiglie così da far trascorrere a tutti, anche in casa, in questi giorni di solitudine e sofferenza, una Santa Pasqua. La Cgil nel frattempo apre quattro sportelli in aiuto dei cittadini più bisognosi, per la compilazione dei moduli e l’autocertificazione per richiedere i buoni alimentari. Nelle sedi della Camera del Lavoro in via Meli, in via Gino Zappa, in corso dei Mille e in via Bevignani. I cittadini ricevono assistenza dagli operatori del sindacato nella compilazione delle domande per usufruire degli aiuti alimentari e per l’ integrazione o rettificazione dei moduli in caso di errori nelle istanze già inviate al Comune. Con il progetto “Ci siamo anche noi”, promosso dalla dirigente scolastica Antonella Di Bartolo dell’istituto Sperone-Pertini, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo, il club Lions Leoni Palermo, Antigone Sicilia e Opera Nazionale dei Vigili del Fuoco di Palermo, le famiglie povere dei quartieri Sperone e Brancaccio stanno ricevendo aiuti alimentari. L’associazione Anirbas, che da diversi anni distribuisce pasti ai senzatetto e alle famiglie povere della città, da giorni ha messo in atto un’iniziativa dal nome “Pranzo in borgata” che impegna giovani volontari, ogni giorno, in un quartiere diverso. Pasti caldi cucinati dal cuoco Alessandro Ciminna, le pizze della pizzeria Instafood, cento chili di carne offerti da diversi macellai della città vengono distribuiti, con la collaborazione dei parroci e delle associazioni del territorio, alle famiglie bisognose. I volontari di Anirbas sono già stati in questi giorni a Borgonuovo, allo Zen, ai Danisinni, al Cep e a Pallavicino. Il giorno di Pasquetta sarà la volta di Bonagia. Anche i piccoli pazienti ricoverati all’Ospedale dei bambini “Di Cristina” hanno ricevuto un sorriso e il loro uovo di Pasqua. “Nessuno deve essere lasciato solo – dice Sabrina Ciulla, fondatrice di Anirbas – Abbiamo sempre rivolto uno sguardo a chi è meno fortunato e ancor più dobbiamo farlo ora. Tanta gente non ha nulla e mi ringrazia piangendo quando portiamo loro qualcosa da mangiare. In un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo dobbiamo aiutarci tutti, solo così ne verremo fuori”.